Menu principale:
Faccia
(Igor Vazzaz)
Se ho tutti i torti non lo so
se mi hai beccato pagherò ma
dimmi un po’:
sei così forte quando sai
di avere il coltello tu dalla parte del
manico
vorrei vedere fuori di qua
la tua grassa faccia da capetto
ridicolo
tu così bravo a petto in fuori
un tacchino a far
questioni di muscolo
Rimango idiota ad ascoltare
l’esibizione sgrammaticata
retorica
c’è sempre un poco da imparare
da ogni fatto, dice mio padre,
ma lui non sa
che l’unica lezione in questa
faccenda da baraccone è la tua
stupidità (somma)
perché chi danneggia gli altri
senza averne dei vantaggi è solo
stupido
Ed io ti lascio credere di avermi qua
a tua disposizione per l’eternità
farai di me quello che più ti aggraderà
ma la tua faccia sempre questa resterà
ma la tua faccia sempre questa resterà
È come una malattia
che cerchi di curare ma
non va via
nessuno ti potrà aiutare
nemmeno colei che ti ama ormai per
cortesia
giuro che fai tenerezza
tu, il duro che non si spezza,
e sai perché?
non oso proprio immaginare
quanto ti devi annoiare
ad esser te
Ed io ti lascio credere di avermi qua
a tua disposizione per l’eternità
farai di me quello che più ti aggraderà
ma la tua faccia sempre questa resterà
ma la tua faccia sempre questa resterà
Ho solamente un gran rimorso
ma il tempo ormai è già trascorso
volatile
perché sprecare una canzone
dedicandola a un coglione
è inutile
(però la canzone è bella… ma è merito mio)
e non sei tu a cacciarmi sono
io che ti condanno a
rimanere qua
è la tua faccia, la tua condanna
lamentati con la tua mamma
l’insulto che non si cancella
fai una plastica ma è sempre quella
abituati, fai che ti piaccia
perché questa sarà sempre
la tua faccia
Ed io ti lascio credere di avermi qua
a tua disposizione per l’eternità
farai di me quello che più ti aggraderà
ma la tua faccia sempre questa resterà
ma la tua faccia sempre questa resterà